Nel settore industriale l’assistenza di malattia origina precocemente e dal basso, attraverso l’istituzione di innumerevoli casse mutue aziendali. Difficoltà di gestione e necessità di coordinamento spingono però verso un progressivo accentramento di questa funzione in mani pubbliche, processo che, inevitabilmente, genera la resistenza degli organismi preesistenti. La sopravvivenza, nel secondo dopoguerra, di numerose casse aziendali sostitutive dell’INAM consente di mettere in luce alcuni aspetti del rapporto tra Welfare State e assistenze d’impresa. È possibile valutare, in particolare, sia il ruolo giocato dalla tradizione e dalla flessibilità organizzativa nel favorire la permanenza di soluzioni decentrate, sia le difficoltà connesse alla progressiva specializzazione dell’assistenza e a una dinamica dei costi difficilmente controllabile. La gestione dei servizi assistenziali d’impresa sembra infine avere riflessi anche negli atteggiamenti assunti dalle parti sociali e nei rapporti che intercorrono tra di esse.
In the industrial sector, healthcare originated early and from the lower echelons as companies founded their own Corporate Welfare entities. Management and coordination difficulties led to the gradual centralization of these competencies by the Italian State. This inevitably generated resistance from said organizations. Following the Second World War the survival of numerous pre-existing highlighted diverse aspects of the relationship between the National Welfare State and corporate welfare assistance. In particular, it is possible to evaluate on the one hand the role played by tradition and organizational flexibility in promoting the continued presence of decentralized solutions, while on the other hand the difficulties associated with progressive specialization of welfare assistance having costs dynamics which were and are difficult to control. The management of corporate welfare services seems to have had repercussions in the attitudes taken by the social partners and the relationships between them.
Dopo aver tracciato un profilo introduttivo delle attività più significative svolte dalla Cariplo nei primi decenni del secondo dopoguerra, il saggio di Vanessa Pollastro analizza i criteri distributivi della beneficenza elargita dalla banca, la sua articolazione in diversi fondi, le discussioni che hanno portato alla sua definizione in sede di Commissione centrale. In particolare, il saggio evidenzia la crescente importanza del settore cultura ed educazione, la creazione della Fondazione Opere Sociali Cariplo, il forte sostegno al settore agricolo, il supporto all’assistenza sanitaria e alla sua specializzazione, e il ridimensionamento dell’assistenza più tradizionale.
After drawing up an introductory profile of Cariplo’s most significant activities carried out in the first decades after World War II, this essay analyzes the distribution criteria of the bank’s charity, its subdivision into several funds, and the debates that led to its definition by the Central Commission. In particular, it highlights the increasing importance of the cultural and educational sectors, the creation of the Cariplo Social Work Foundation, the aid given to agriculture, the support given to healthcare and its specialization, and lastly, the reshaping of traditional assistance.
In questo breve saggio Giorgio Campanini traccia un profilo biografico di Guido Gonella, analizzando in particolare l’apporto dato dall’uomo politico veronese alla costruzione della base ideale del neonato (o rinato) partito dei cattolici italiani. Le riflessioni dedicano un spazio anche all’impegno europeistico di Gonella.
This short essay traces a biographical profile of Guido Gonella. In particular, the Author analyzes the contribution given by this politician, who came from Verona, to the constitution of the ideal fundamentals of the newborn (or reborn) Italian Catholic Party. The Author’s reflections also dedicate a space to Gonella’s European commitment.