Il contributo ripercorre la vicenda biografica di padre Giovanni Balduzzi (1886-
1961), superiore della Congregazione dei padri oblati dell’Immacolata di Vigevano e
responsabile degli oratori cittadini. Nato nel 1886, Giovanni Balduzzi fu ordinato sacerdote nel dicembre del 1908; nel primo dopoguerra fu assistente diocesano, a Vigevano, della Federazione della gioventù cattolica e dell’Unione del lavoro aderente alla Confederazione italiana dei lavoratori. A partire dal 1924 fu chiamato, dalla Giunta centrale di Azione cattolica, a partecipare ad alcune iniziative che avrebbero portato alla fondazione dell’Istituto cattolico di attività sociale. Nato il nuovo organismo, Balduzzi ricoprì la carica di segretario generale dello stesso sino al maggio del 1930. Negli anni successivi si dedicò alla creazione di una fitta rete di iniziative caritative nella diocesi di Vigevano.
ENGLISH:
The essay presents the biography of Father Giovanni Balduzzi (1886-1961), Superior
of the Congregation of the Oblate Fathers of Mary Immaculate in Vigevano and co-ordinator of the parish youth clubs. Giovanni Balduzzi was born in 1886 and took Holy
Orders in December 1908; after World War I he became diocesan assistant for the
Vigevano’s Catholic Youth Federation and for the Labour Union, affiliated to the Italian
Workers Confederation. The Central Committee of Catholic Action called on him in
1924 to take part in the foundation of the Catholic Institute of Social Activity, of which
he served as general secretary until May 1930. In following years Father Balduzzi devoted himself to the organization of a number of charitable events for the Diocese of Vigevano.
In questo articolo, frutto di una ricerca tra le carte conservate nell’Archivio
dell’Istituto «Paolo VI» di Roma, l’A. si sofferma su di un tema assai dibattuto in sede storiografica: quello dei rapporti tra religione e politica nell’Azione cattolica degli anni
Cinquanta del Novecento. Sulla base di una ricca ed ancora inedita documentazione, vengono qui analizzate le accese discussioni che ai vertici dell’Associazione si susseguirono in quegli anni su temi quali: «I Comitati civici», «Azione cattolica e politica» (con particolare riferimento alla «questione democristiana», all’«Operazione-Sturzo» e ai rapporti con le destre), la «questione comunista» (con speciale attenzione alla «Chiesa del silenzio», alle «Associazioni Pionieri d’Italia» di ispirazione comunista e a talune manifestazioni laiciste, come, ad esempio, la «mozione Gullo-Pajetta-Togliatti» presentata in Parlamento il 19 dicembre 1957).
ENGLISH:
In this essay – the fruit of a research amongst the papers held in the archive of Paolo VI
Institute in Rome – the author deals with a much-discussed issue in the historiography:
the relationships between religion and politics in Catholic Action during the Fifties. On
the basis of various and still unpublished documents, the author considers the lively debate which took place between the leaders of the Association about themes such as the «Civic Committees», «Catholic Action and politics» – with special reference to the «Christian- Democratic question», the so-called «Sturzo-Operation» and to relationships with the right-wing parties – and, finally, the «communist question» – with special reference to the «Church of Silence», to the communist-leaning «Pioneers of Italy Association» and to some lay initiatives such as the «Gullo-Pajetta-Togliatti motion», proposed in Parliament on 19th December 1957.
Carlo Figini (1883-1967), professore di Teologia dogmatica presso il Seminario diocesano di Milano, fu una delle figure di rilievo della cosiddetta «Scuola teologica di
Venegono», che si andò affermando tra gli anni Trenta e Cinquanta, inserendosi con originalità nel dibattito teologico europeo. Figini è stato trascurato dalla storiografia anche a motivo delle sue poco numerose pubblicazioni che non sembrerebbero permettere una ricostruzione organica del suo pensiero. Il contributo vuole offrire alcuni spunti di riflessione sul suo insegnamento teologico in seguito alla scoperta, presso la biblioteca del Seminario diocesano di Venegono, dei quaderni contenenti gli appunti – scritti da un suo alunno – delle lezioni di teologia dogmatica svolte da Figini negli anni 1928-30.
ENGLISH:
Professor of Dogmatic Theology at the diocesan Seminary of Milan, Carlo Figini
(1883-1967) was a prominent figure in the so-called «theological school of Venegono»,
which joined originally in the European theological debate from the Thirties through the
Fifties. Figini has been rather neglected by the historiography also because of his few publications, which apparently do not allow a coherent reconstruction of his thinking. This
essay is meant to offer some cues about his theological teaching, since a few notebooks
written by a pupil of his have been discovered in the library of the diocesan Seminary of
Venegono; the books contain the notes on Figini’s dogmatic theology lessons during the
years 1928-30.